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Andrea Loreni apre LA VIA SELVATICA il progetto curato da Matteo Caccia e organizzato dalla Famiglia Ceretto
12 Settembre 2020
Il funambolo Andrea Loreni apre il 12 settembre “La via selvatica”, il progetto curato da Matteo Caccia e proposto dalla Famiglia Ceretto, composto da 12 dialoghi che vogliono far emergere le esperienze profonde di quanti ogni giorno si misurano con la loro parte primordiale.
Nato dall’osservazione della natura, risvegliata e capace di riprendersi i suoi spazi, nei mesi di chiusura dell’uomo nei suoi confini domestici, il progetto è una riflessione spontanea in un contesto, quale quello delle vigne Ceretto, così dipendente da un ambiente sano e forte, negli anni preservato e custodito grazie a pratiche agricole consapevoli e sempre più sostenibili.
“Quando Andrea Loreni cammina sul cavo e si porta con sé ognuno di noi. Non è solo un funambolo è un uomo che cerca la via più ostinata alla verità, senza paura, senza infingimenti. Ecco perchè iniziamo con lui il percorso della Via Selvatica, perchè ci da la direzione e la giusta postura”. Con queste parole Matteo Caccia presenta Andrea e il loro dialogo dal titolo “Tenere a bada la paura”, trasmesso al pubblico online sul sito www.ceretto.com.
“Mentre cammino sul cavo lascio andare i pensieri e mi affido alla parte più selvatica e autentica di me -commenta Loreni-, quella che mi permette risposte immediate, nel senso di istantanee e non mediate, perché in diretto contatto con il contesto, capace di fondersi con il cielo e l’acciaio, senza distinzione, di muoversi in armonia con ciò che mi circonda, accogliendo ciò che c’è, paura compresa”.
“La via selvatica” propone una serie di interventi, ogni 12 del mese, da settembre a settembre 2021. Insieme alfunambolo, sono ospiti un paesaggista, una lupologa, un allenatore sportivo, un musicista, ma anche una chef, un meteorologo, una scrittrice, uno storico, un navigatore, un semiologo e un esploratore, in un percorso lungo un anno, riveleranno l’essenza più autentica dell’uomo, necessaria per essere nuovamente capaci di ascoltare la natura e vivere in equilibrio con essa.
Scenario di questi dialoghi i luoghi intatti e autentici all’interno dei territori Ceretto – dalle vigne, al ristorante Piazza Duomo, alla Cappella del Barolo, alla Casa d’artista, passando per le cantine della Tenuta Monsordo Bernardina e Bricco Rocche – sintesi di cura e valorizzazione del territorio.
I primi interventi saranno trasmessi e resi fruibili al pubblico online su www.ceretto.com, ma a partire dal 2021 il pubblico potrà finalmente partecipare attivamente agli incontri.