Il funambolo Andrea Loreni apre il 12 settembre “La via selvatica”, il progetto curato da Matteo Caccia e proposto dalla Famiglia Ceretto, composto da 12 dialoghi che vogliono far emergere le esperienze profonde di quanti ogni giorno si misurano con la loro parte primordiale.
Nato dall’osservazione della natura, risvegliata e capace di riprendersi i suoi spazi, nei mesi di chiusura dell’uomo nei suoi confini domestici, il progetto è una riflessione spontanea in un contesto, quale quello delle vigne Ceretto, così dipendente da un ambiente sano e forte, negli anni preservato e custodito grazie a pratiche agricole consapevoli e sempre più sostenibili.
“Quando Andrea Loreni cammina sul cavo e si porta con sé ognuno di noi. Non è solo un funambolo è un uomo che cerca la via più ostinata alla verità, senza paura, senza infingimenti. Ecco perchè iniziamo con lui il percorso della Via Selvatica, perchè ci da la direzione e la giusta postura”. Con queste parole Matteo Caccia presenta Andrea e il loro dialogo dal titolo “Tenere a bada la paura”, trasmesso al pubblico online sul sito www.ceretto.com.
“Mentre cammino sul cavo lascio andare i pensieri e mi affido alla parte più selvatica e autentica di me -commenta Loreni-, quella che mi permette risposte immediate, nel senso di istantanee e non mediate, perché in diretto contatto con il contesto, capace di fondersi con il cielo e l’acciaio, senza distinzione, di muoversi in armonia con ciò che mi circonda, accogliendo ciò che c’è, paura compresa”.
“La via selvatica” propone una serie di interventi, ogni 12 del mese, da settembre a settembre 2021. Insieme alfunambolo, sono ospiti un paesaggista, una lupologa, un allenatore sportivo, un musicista, ma anche una chef, un meteorologo, una scrittrice, uno storico, un navigatore, un semiologo e un esploratore, in un percorso lungo un anno, riveleranno l’essenza più autentica dell’uomo, necessaria per essere nuovamente capaci di ascoltare la natura e vivere in equilibrio con essa.
Scenario di questi dialoghi i luoghi intatti e autentici all’interno dei territori Ceretto – dalle vigne, al ristorante Piazza Duomo, alla Cappella del Barolo, alla Casa d’artista, passando per le cantine della Tenuta Monsordo Bernardina e Bricco Rocche – sintesi di cura e valorizzazione del territorio.
I primi interventi saranno trasmessi e resi fruibili al pubblico online su www.ceretto.com, ma a partire dal 2021 il pubblico potrà finalmente partecipare attivamente agli incontri.
Calendario dei successivi appuntamenti:
12 ottobre: Paolo Pejrone, Paesaggista
La natura si riprende gli spazi
Portare a casa la natura e lasciare alla natura la nostra casa. Perché non possiamo fare a meno di
costruire giardini e addobbare terrazzi, per tenerci vicino il mondo vegetale.
12 novembre: Mauro Berruto, Allenatore sportivo
Allenare la mente
Se è vero che usiamo solo una piccola parte del potenziale della nostra mente è vero anche che il
segreto è imparare a metterla al nostro servizio e non disperdere quelle energie che il nostro corpo
potrebbe sfruttare.
12 dicembre: Ana Roš, Chef
Prime materie prime
La coltivazione, la raccolta, l’allevamento e la trasformazione. Come la maestria di una grande chef
addomestica le materie prime sulla tavola.
12 gennaio: Emilio Previtali, Esploratore
Il lato nascosto e selvaggio di ognuno
Dal Nanga Parbat alle colline dietro casa. Esplorare ha a che fare con il liberare l’istinto della sco-
perta.
12 febbraio: Ambrogio Beccaria, Navigatore
Burrasche e calme
In mezzo all’acqua e al vento. Navigare i mari del mondo rimanendo vicini alla parte più selvaggia di
sé.
12 marzo: Luca Mercalli, Meteorologo
La furia e la dolcezza del clima
Siamo abituati a vivere in un unico costante microclima: riscaldato in inverno. Rinfrescato in estate.
Ma il clima sta cambiando e ci obbligherà ad essere più onesti con noi e con lui.
12 aprile: Mia Canestrini, Lupologa
Il ritorno dei lupi
I lupi sono tornati, o forse non se ne sono mai andati. Ce ne siamo accorti quando noi uomini ab-
biamo iniziato a disinteressarcene lasciando liberi e intatti gli spazi che i lupi si sono ripresi.
12 maggio: Nadia Terranova, Scrittrice
La scrittura selvaggia, da Pavese a…
Scrivere è un gesto solitario e selvaggio che deve infrangere le regole del civico pudore per liberare
la sua energia. Scrivere è non essere domestici.
12 giugno: Franco Cardini, Storico
Il territorio e la sua storia
La storia ci insegna qualcosa? La storia delle religioni ci racconta chi siamo? Addomesticare il pas-
sato per comprendere un presente che spesso ci sfugge.
12 luglio: Tommy Kuti, Musicista
La musica non addomesticata
Il Rap, la musica delle periferie, la voce di chi non aveva voce. Come le parole cesellate e incasto-
nate in rime e versi liberano forze nuove in chi le ascolta.
12 settembre: Stefano Bartezzaghi, Semiologo
“Salvatico è chi si salva” (Leonardo da Vinci).
La lingua cresce in noi spontanea, coi suoi frutti, i fiori, i rovi, i veleni. Cultura, o coltura, è provarsi a
ordinare la selva senza sradicarla e senza rinunciare all’energia che la origina.
Il Gruppo Ceretto è un’azienda familiare che ha le sue radici in un territorio di rara bellezza come
quello delle Langhe, e da tre quarti di secolo unisce alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio
enogastronomico italiano la promozione dell’arte.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti consultare il sito www.ceretto.com